Pregare per vivere bene e morire bene, questa è la missione dei membri della Fraternità dell’Apostolato della Buona Morte in Polonia. Ce lo spiegano tre missionari della Sacra Famiglia durante una visita al santuario.
Perché vivere bene e morire bene?
L’Apostolato della Buona Morte è una fraternità di preghiera in cui si prega per vivere bene e morire bene. Infatti, per morire bene, bisogna prima vivere bene qui sulla terra, per essere pronti all’incontro con Dio. Morire bene è anche riconciliarsi con Dio e con tutti coloro che ti sono vicini, pur avendo fede nella vita eterna.
Nato in Francia nella diocesi di Sées, questo apostolato era legato al santuario di Notre-Dame de Montligeon. Perché l’ultimo prete francese che se ne è occupato era solo e troppo stanco.
500 000 iscritti
Solo due sacerdoti sono responsabili dell’Apostolato della Buona Morte in Polonia. Padre Zbigniew Rycerz, in particolare, predica su questo tema nelle parrocchie. Ma l’associazione ha più di 500.000 iscritti dal 1987. Chiunque può iscriversi, a partire dalla prima comunione. si può anche iscrivervi persone diverse da se stesse, a condizione che accettino il fatto che l’Opera preghi per loro.
Tre gradi di impegno nell’apostolato della buona morte
- Primo grado: ci si può semplicemente iscrivere per chiedere la protezione della Vergine Maria al momento della morte. Così, tutti i membri dell’Apostolato pregano per noi, affinché possiamo avere una buona morte.
- Secondo grado: Ci si impegna a pregare per gli altri, con una preghiera semplice: tre “Ave Maria” ogni giorno, più un’invocazione alla Vergine Maria e a San Giuseppe.
- Terzo grado: Le persone che si impegnano a questo livello fanno anche un esame di coscienza, una confessione e offrono una messa al giorno per tutti i membri di questa associazione.
Ogni sabato, i sacerdoti celebrano una Messa per tutti i membri di questo Apostolato.
Quando vediamo un uomo convertito prima della sua morte, nell’Apostolato diciamo: “Egli risorge alla vita eterna”.