Il mese di maggio tradizionalmente è consacrato a Maria. Maria è la madre per eccellenza, quella il cui amore materno non delude mai. Approfittiamo del mese di Maria per volgerci a lei con fede.
L’amore di una mamma
« Con l’amore materno, la vita ti fa all’alba una promessa che non mantiene mai”. Questi versi di Romain Gary nel romanzo autobiografico ‘The Promise of Dawn’La promessa dell’alba’, rendono un omaggio magnifico e tragico all’amore materno.
Magnifico, perché l’amore materno, normalmente, non delude. Viene ricevuto dal grembo materno, si manifesta nel suo sorriso stanco ma commosso alla nascita, sboccia tra le sue braccia durante i dolori dell’infanzia, viene vissuto nell’adolescenza, nutre in età adulta. L’amore incondizionato di una madre sopporta tutto e spera in tutto.
Questo amore è anche un rifugio: “Si torna sempre a gridare sulla tomba di propria madre come un cane abbandonato” ha scritto ancora Romain Gary. Rifugio per coloro che stanno attraversando un calvario: separazione, lutto o malattia. Rifugio definitivo per coloro che muoiono chiamando la madre in un ultimo gemito.
L’amore materno di Maria non delude mai
Ma questa promessa di amore materno diventa tragica se non può essere mantenuta. Chi potrebbe ancora amarci come nostra madre ci ha amato? Il nostro romanziere sa bene che non incontrerà mai più una donna capace di tale amore. Saremmo quindi condannati alla nostalgia?
No, al contrario, la promessa dell’amore materno non delude.
Prima di tutto, perché il Signore ci ha mostrato la sua tenerezza donandoci Maria. Una madre umile, fragile, coraggiosa e luminosa. Una madre che ha attraversato molte prove fino alla passione di suo Figlio. Sotto la croce, Maria è diventata nostra madre, nostra soccorritrice, nostro rifugio, nostra consolatrice. La nostra madre che ci ama di un amore unico, tenero, fedele, paziente e che ci accompagna ogni giorno della nostra vita nelle gioie e nelle prove, nei dolori e nei dubbi. Non è rigida, distante, invadente o fusionale, ma è lì al nostro fianco e può guarire il nostro rapporto ferito con la nostra madre carnale.
Mese di Maria
Inoltre, l’amore materno e l’amore di Maria manifestano un amore ancora più grande, quello dell’Eterno Padre che ci ama con la tenerezza di una madre. “Può una donna dimenticare il suo bambino, non avere più tenerezza per il figlio del suo grembo? Anche se ella lo dimenticasse, io non ti dimenticherò”, annuncia il Signore al suo popolo per bocca del profeta Isaia, rivelando di essere sempre fedele, pieno d’amore, tenero e misericordioso.
In questo mese di maggio, possiamo sentire anche nel nostro grembo questa tenerezza di Dio attraverso Maria per ciascuno di noi.
Vi auguro un bel mese di Maria.
Don Paul Denizot, rettore del Santuario di Montligeon