Durante le messe in occasione dei funerali si prega per l’eterno riposo” d’un defunto. Di che riposo si tratta? Significa che quando saremo in Cielo non faremo assolutamente nulla, visto che avremo portato a compimento i nostri progressi personali? Al microfono di Guillaume Desanges, don Pierre Gazeau chiarisce per RCF la domanda : in Cielo, riposo o attività?
Nel Vangelo Gesù parla del riposo in cielo: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo» (Mt 11,28). Ci mostra che il riposo viene da lui. Così in Paradiso, se saremo vicini al Signore, gusteremo questo riposo. Durante il funerale, preghiamo affinché il nostro defunto entri nel riposo eterno.
Di quale riposo si tratta?
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che in Cielo i nostri più grandi desideri saranno esauditi dal Signore e quindi ci sarà vero riposo. Come quel desiderio è una tensione, che scompare quando abbiamo la cosa desiderata, così quando il Signore risponde ai nostri desideri, otteniamo il riposo. Il nostro più grande desiderio è vedere Dio e in Paradiso riposeremo perché gli saremo vicini.
Questo riposo è legittimo perché è naturale riposarsi, andare in pensione, andare in ferie quando si è lavorato. È così che il Signore ci ha creati. Ma se stiamo in vacanza tutto l’anno, non ci godiamo più il riposo, non ci riposiamo più. Il riposo viene alla fine, come risoluzione di una tensione che era buona.
Una volta terminato il purgatorio, è finalmente il riposo?
Lo scopo del purgatorio è portare a compimento ciò per cui siamo fatti, renderci santi. Spesso abbiamo un’immagine un po’ passiva del Cielo: dopo aver operato bene sulla terra e aver lasciato che Dio ci “lavorasse” in purgatorio, non faremo altro che vedere Dio. Sì, il paradiso consisterà nel contemplare Dio faccia a faccia, ma questa visione è anche azione.
L’obiettivo principale della beatitudine è vedere Dio. Leggiamo nel Vangelo: “Saremo simili a lui perché lo vedremo così com’è” (1 Gv 3,2). La santificazione è un processo che passa attraverso la visione beatifica: più contemplo Dio, più mi trasformo. E questa trasformazione mi rende ancora più capace di vedere Dio.
Il secondo oggetto della beatitudine consiste nel vedere Dio, nel vedere le creature come Lui le vede. Ancora una volta, questa è un’attività che include una progressione. Dio ha creato tutto, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, e noi scopriremo tutta la sua Creazione. Contemplando Dio, condivideremo il suo sguardo e potremo conoscere come lui conosce. C’è una conoscenza infinita da scoprire! Potremmo iniziare conoscendo i nostri cari sulla terra. Quando li ritroveremo, avremo una grande gioia nel vederli come li abbiamo conosciuti, ma anche come li vede Dio.
In Cielo saremo sorpresi!
Spesso pensiamo che ogni progresso finisca dopo la vita terrena perché abbiamo una falsa immagine della santità. Infatti, la consideriamo solo come l’assenza di peccato. Certamente, in Paradiso saremo mondati da ogni peccato, ma Dio non si aspetta solo che siamo senza peccato. Ci sarà anche tutta la grandezza di ciò che Dio vuole che scopriamo.
È molto bello dirsi che tutte le immagini che abbiamo del Cielo sono ben al di sotto di quello che è. Non conosciamo un millesimo di tutto ciò che il Signore ha in serbo per noi. Saremo sorpresi credetemi!
In Cielo avremo una attività?
Diceva Santa Teresa di Gesù Bambino: “Passerò il mio Cielo a fare del bene sulla terra. Questo è un indizio che ci mette sulla strada di ciò che accadrà in Paradiso. È vero quello che dice Santa Teresa: tante persone sono state esaudite dopo averla invocata! I santi hanno un’attività di intercessione per la terra e ciò fa parte della loro vita in Cielo. Poiché sono con Dio, sono con noi. Questa vicinanza, questo scambio di beni spirituali si realizza nella comunione dei santi.
Più ci avviciniamo al Signore, più ci avviciniamo a coloro che gli sono vicini, i santi. E quindi più efficace è la loro intercessione. Una delle nostre attività in Cielo sarà quella di intercedere per altri esseri viventi. Possiamo iniziare questa attività del Cielo oggi. Lo faremo fino alla fine dei tempi.