Invitato dal rettore del santuario di Montligeon, Mons. Pascal Gollnisch è venuto a presiedere una Messa domenicale in comunione con il mondo intero durante i pellegrinaggi del Cielo 2024. Per lui è stata una gioia unirsi alla preghiera universale dell’arciconfraternita e della Fraternità di Montligeon. Ci offre una visione approfondita della fede nella vita eterna.
“È stata un’occasione per pregare in modo pienamente cattolico, in comunione con molti cristiani di tutto il mondo, per aiutare le anime del purgatorio, per mantenere viva la speranza di questa purificazione dopo la morte, nell’attesa di un incontro faccia a faccia con il Signore”, ha detto Mons. Gollnisch dopo la messa.
La vita eterna come scambio con Dio
Ricordando che la vita eterna si vive in un rapporto diretto con Dio, spiega:
“La vita eterna sarà uno sguardo incrociato tra Dio e noi. Vedremo Dio così com’è, e lui ci vedrà così come siamo”.
In altre parole, questo scambio di sguardi implica una verità che a volte è difficile da accettare. “Siamo ancora peccatori e non ci piace l’idea che Dio ci veda come tali. Eppure ci vede. Ma vede più in profondità dei nostri peccati.”
Aggiunge, riferendosi al Vangelo del giorno:
“Gesù ha visto quella povera donna che ha dato poche monete al tempio. Sa come vederla. Allo stesso modo, vede ognuno di noi nell’umiltà di ciò che siamo, poveri peccatori che confidano nella sua misericordia”.
Sostenere i cristiani in Oriente
Sacerdote della diocesi di Parigi, Mons. Gollnisch è anche direttore de L’Œuvre d’Orient. Questa istituzione fornisce “sostegno, amicizia e comunione di preghiera con i cristiani d’Oriente”, che spesso si trovano ad affrontare situazioni molto difficili.
“Oggi i cristiani dell’Est sono in difficoltà, in Ucraina, Armenia, Libano, Siria, Iraq, Etiopia o Palestina.
Rappresentiamo la vicinanza dei vescovi di Francia a queste Chiese orientali e a questi cristiani che sono nostri fratelli, a volte anche cattolici come noi.”
La missione pratica de L’Œuvre d’Orient
L’associazione sostiene più di 1.200 progetti, tra cui scuole, ospedali e iniziative di beneficenza. “I cristiani in Oriente mettono in pratica il Vangelo attraverso l’istruzione, la salute e l’attenzione per i più poveri tra i poveri. Li aiutiamo nella loro missione, che viene svolta in nome del Vangelo e che rende il Vangelo credibile in un momento in cui i cristiani sono particolarmente in minoranza.
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