Non sappiamo dove sono i nostri morti e cosa sta succedendo tra Dio e loro. In che modo questo ci riguarda? E se ci riguarda, cosa possiamo fare per loro? Perché pregare per i morti? Risposta di Don Paul Denizot al microfono di Guillaume Desanges per RCF nella Cronaca del Purgatorio #7.
La missione dei cristiani, come ha ricordato recentemente Papa Francesco, è quella di seppellire i morti e di pregare per loro. Ma questa missione non è riservata solo a loro, perché è profondamente iscritta nel cuore di tutti gli uomini. Come se, con i nostri riti, intendessimo dire che possiamo realizzare qualcosa per loro.
Pregare per i morti
Noi cristiani crediamo che attraverso la preghiera possiamo toccare il cuore dei nostri defunti e che possiamo aiutarli nella fase di purificazione dopo la morte. Non so dove siano i defunti che amavo, ma prego regolarmente per loro, dicendo al Signore: “Accoglili nel tuo regno e fa’ che gustino la tua gioia”.
Questa preghiera non è solo per i defunti che conoscevamo, ma per tutti coloro che stanno aspettando le nostre preghiere.
Come ci riguarda il rapporto tra il defunto e Dio?
Ci riguarda perché i legami tra i vivi e i defunti non sono recisi. Se così fosse, non sarebbe più affar nostro. Ma c’è ancora, nonostante il dolore dell’assenza e del lutto, un profondo legame d’amore tra il defunto e i vivi. Permette ai vivi di fare qualcosa per i defunti e al defunto di intercedere per i vivi.
Concretamente, come fare per pregare per i defunti?
Tutte le forme di preghiera sono buone, per esempio la preghiera del rosario, l’Ufficio dei defunti, l’Ave Maria. Così come la preghiera per eccellenza, che è la Messa. Qui a Montligeon si celebra ogni giorno la Messa perpetua per tutti i defunti raccomandati alla Fraternità.
Possiamo anche offrire per il defunto tutte le nostre buone azioni. Ad esempio, un’elemosina a una persona povera o un servizio reso.
Pregare per le anime abbandonate
L’Opera di Montligeon è stata fondata da Padre Buguet per pregare per le anime del purgatorio, specialmente le più abbandonate. Ma questo non significa che esse siano abbandonate da Dio. Sia che i defunti siano in paradiso o in purgatorio e persino all’inferno, Dio continua ad amarli. All’inferno sono loro che rifiutano l’amore di Dio. In cielo, le anime sono con i santi in gloria. In purgatorio non vengono abbandonati perché i santi, la Vergine Maria e tutti i beati pregano per loro.
Le anime abbandonate sono le anime dei defunti per le quali nessuno prega. Penso, ad esempio, a tutti i morti per strada. Preghiamo per loro? Sono morti, spesso soli, senza famiglia. C’è un collettivo a Parigi: Les morts de la rue che elenca tutti questi nomi. Una delle nostre missioni come cristiani è quella di pregare anche per queste persone, per coloro che sono morti soli.