L’anticristo è presente nella cultura cristiana, postcristiana e perfino nell’Islam. Che cosa significa anticristo? Chi è l’anticristo? Che ne dice la Chiesa e come fare a non seguirlo? Anticristo chi sei? ecco il tema della trasmissione di RCF Orne-Calvados-Manche con don Martin Viviès e Guillaume Desanges.
Che cosa significa Anticristo ?
Nell’ultima traduzione letterale della Bibbia, anticristo si traduce con « avversario del Cristo ». In anticristo, c’è la parola Cristo, ossia il messia verso cui tendono tutte le scritture. Il prefisso anti significa che egli si fa passare per il Cristo. Si fa desiderare da tutti i popoli del mondo come se fosse il salvatore del mondo.
Questo termine non si trova nel vangelo ma solo nella Prima e Seconda Epistola di San Giovanni, per designare uno psudo-messia. Da parte sua, san Paolo ne parla chiamandolo uomo di iniquità, uomo di empietà.
Chi è ?
Possiamo supporre che colui che usurpa il posto di qualcun altro sia dalla parte dell’avversario, ma l’anticristo non è il diavolo. E’ un uomo, ma la Chiesa non ha mai definito di chi si tratti. Grazie alla descrizione fatta da San Giovanni, sappiamo che si tratta di un impostore che rifiuta di proclamare che Gesù Cristo si è fatto carne. A partire da questo, la Chiesa ha sempre messo in guardia da un punto di vista teorico contro la tentazione di un nuovo messianismo. Il suo obiettivo è di orientare la speranza degli uomini e il loro bisogno di giustizia verso una nuova struttura, un nuovo sistema, o una personalità politica in vista. Si tratta di una via malvagia e la Scrittura dice chiaramente : « maedetto sia l’uomo che pone a sua speranza in un uomo! »
Che cosa dice la Chiesa dell’anticristo ?
« Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti (cf. Lc 18, 8 ; Mt 24, 12). La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra (cf. Lc 21, 12 ; Giov 15, 19-20) svelerà il ” mistero di iniquità sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anticristo, cioè di uno pseudomessianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del su Messia venuto nella carne (cf. 2 Ts 2, 4-12 ; 1 Ts 5, 2-3 ; 2 Giov 7 ; 1 Giov 2, 18. 22). » CCC, n°675.
Al posto del Gesù concreto e della Chiesa storica ci sarà un’altra persona e un’altra struttura che si presenterà come in grado di risolvere tutti i problemi dell’umanità.
Questa impostura si disegna nel mondo ogni volta che si pretende di compiere nella storia la speranza messianica. Ora, noi sappiamo che questo desiderio si realizzerà solo quando Dio ristabilirà la giustizia dopo il giudizio finale. Ovviamente sulla terra è necessario un minimo di giustizia, ma gli uomini non saranno mai capaci di ristabilire la giustizia perfetta sulla terra. Se pretendon di farlo, prendono il posto del Messia, del giudice del giudizio finale. Si tratta di ua falsificazione del futuro Regno di Dio.
Ecco cos’è che chiamiamo millenarismo e la Chiesa l’ha sempre condannato, in particolare quando ha preso la forma del comunismo ateo, di altre grandi ideologie del XX secolo e ad esempio del transumanesimo di oggi.
Come fare a non seguire l’Anticristo?
Secondo San Giovanni, l’anticristo rifiuta Gesù Cristo che si fa carne, Quindi devo domandarmi ogni giorno se ho fatto in modo di incontrare e toccare veramente Cristo fatto uomo. Possiamo incontrare Gesù fatto carne in molti modi diversi:
- La carità. Qualsiasi persona che venga da noi per presentarci un bisogno è Gesù Crito incarnato. E noi verremo giudicati sulla misericordia.
- La Chiesa. Incontrare Gesù nella carne significa accettare anche che la Chiesa sia corpo. E’ difficile, perché essa è composta di membri peccatori e avrà bisogno di convertirsi fino alla fine del mondo. Si compone di uomini concreti e pieni di difetti che possono sbagliare per tutto il tempo. Ma paradossalmente questa Chiesa ci trasmette qualcosa che la oltrepassa, ed è giustamente il contatto con Gesù.
Potete trovare altre domande di Guillaume Desanges a don Martin Viviès :