Maria è segno di speranza per tutti gli uomini. Ma può ella toccare anche le anime in purgatorio? La chiesa crede che Maria è la madre di tutti gli uomini. Da parte sua, la tradizione attesta che Maria è presente presso le anime del purgatorio. Questa intuizione è stata ripresa dal rev. Buguet nella sua raffigurazione della Nostra Signora Liberatrice. Spiegazioni di don Martin Viviès per RCF Orne-Calvados-Manche, al microfono di Guillaume Desanges.
Maria è segno di speranza per tutti gli uomini
« Maria è segno di speranza e di consolazione per tutti i fedeli » (Lumen Gentium n° 68). Ella è un segno di speranza che si celebra in particolare il giorno della sua nascita, l’8 settembre. La sua nascita prefigura in effetti un’ltra nascita, quella del Dio fatto umo che verrà attraverso di lei.
In purgatorio la speranza assume tutta la propria dimensione. Quando saremo nella vita eterna, resterà solo la virtù della carità, afferma San Paolo. Le altre due virtù teologali, la fede e la speranza, saranno sparite. Ma in purgatorio la virtù che muove tutto resta la speranza. Le anime partecipano già alla vita di Dio, ma non possono vederlo perché non ne sono capaci. Hanno ancora bisogno di purificazione. Come dice San Paolo : « Nella speranza noi siamo stati salvati » (Rom 8) ossia la speranza ci fa già partecipare a qualcosa che ancora non vediamo.
La Chiesa crede che Maria è madre di tutti gli uomini
La Chiesa non ha mai definito il modo in cui Maria è presente in purgatorio ma afferma la maternità universale di Maria. Quindi tutte le anime, che siano salvate o meno, sono realmente suoi figli e figlie. Del resto molto dell’iconografia antica rappresenta la Vergine che copre gli uomini col suo manto, ivi compresi quelli che sono ancora in stato di purificazione.
Maria è presente presso le anime del purgatorio
Un’altra tradizione proveniente dal Carmelo mostra che Maria viene in purgatorio. In una apparizione a San Simon Stock, superiore del Carmelo, la Vergine Maria ha promesso che ella sarebbe andata a cercare in purgatorio il sabato successivo alla loro morte tutti coloro che indosseranno lo scapolare (un pezzo di tessuto che rappresenta il suo abito). I carmelitani hanno diffuso questa devozione allo scapolare ma la Chiesa non si è mai pronunciata sulla realtà di questa apparizione.
Da parte sua, Santa Faustina ha avuto una visione nel 1926. In purgatorio le anime le hanno confidato la loro più grande sofferenza: la nostalgia della bellezza di Dio. Esse hanno intravisto questa bellezza, sanno che la vedranno, ma non sono ancora pronte. Santa Faustina ha anche visto la Vergine venire a trovare le anime del purgatorio, che la chiamano « Stella del mattino ». Questa espressione si ritrova tre volte nella Bibbia (precisamente in Ap 2,28) e anche in un inno del VII secolo: l’Ave maris stella. Questa rivelazione di Santa Faustina dice che la consolazione delle anime del purgatorio è di potersi indirizzare alla loro Madre. In purgatorio le anime non possono più fare atti meritori, non possono fare più nulla per la loro salvezza. Ma possono esprimersi davanti a Dio e invocare Maria, stella di speranza.
Che cosa fa Maria per le anime del purgatorio? L’idea del Rev. Buguet
A Roma il Rev. Buguet ebbe l’incarico di una chiesa dedicata alla Madonna, Santa Maria In Monte Santo, in cui era esposto un quadro della Vergine del Monte Carmelo. Egli ebbe l’idea di fare esporre un quadro rappresentante la Vergine Maria che porta il Bambino Gesù, con ai suoi piedi due anime del purgatorio. La prima sta per essere salvata. E’ resa capace di vedere Dio. L’altra nonpuò vedere Gesù, ma incrocia lo sguardo di Maria, perché ella è nostra madre.
In che modo dio fa brillare la sua luce su di noi? Noi non vediamo la luce di Dio. Essa passa attraverso altre persone, in particolare i nostri genitori, e attraverso gli occhi di colei che è divenuta la nostra Madre del Cielo. (Cf. Benedetto XVI, omelie in occasione delle Solennità di Santa Maria, madre di Dio, e l’enc. Spe Salvi 49).
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