Connettersi con le anime del purgatorio

Jules Pascal Coly è un sacerdote della diocesi di Saint-Louis in Senegal. Assegnato al santuario mariano di Notre-Dame des Savanes, è anche l’economo diocesano. Per i pellegrinaggi al Cielol 2024 ha scelto di venire in Normandia per accompagnare un gruppo di pellegrini di Les Mureaux, riunitisi al santuario di Montligeon.

Spiega: “Sono venuto appositamente dal Senegal per accompagnarli. È un gruppo molto fervente per le anime del purgatorio”. Per lui il pellegrinaggio non è un semplice dovere, ma un vero e proprio impegno spirituale. Il pellegrinaggio diventa un’occasione unica per condividere una fede viva e riscoprire il potere della preghiera per i defunti.

La preghiera, una comunione vantaggiosa per tutti

Il Rev. Jules Pascal lo dice con convinzione: “Mi piace molto pregare per le anime del purgatorio, perché il legame con loro è un legame vantaggioso per tutti”. Spiega che la preghiera porta una grazia reciproca. I vivi intercedono per la purificazione dei morti e, una volta entrati nella luce di Dio, questi ultimi intercedono a loro volta per coloro che hanno pregato per loro.
“È davvero vantaggioso per entrambe le parti”, insiste. Questa comunione ricorda l’insegnamento della Chiesa: il legame tra la Chiesa in terra, la Chiesa in cielo e la Chiesa sofferente del purgatorio non si spezza mai. Pregare per le anime del purgatorio diventa quindi un atto di carità, ma anche una fonte di speranza per coloro che rimangono sulla terra.

Alla scoperta del santuario di Montligeon

Finora il Rev. Jules Pascal conosceva Montligeon “solo per sentito dire”. Da quando è arrivato, ha scoperto un luogo unico. “Sono felice di conoscere questo santuario”, confida. Ciò che vede qui conferma ciò che aveva già iniziato a sperimentare nelle sue parrocchie. Ogni volta che sentiva parlare di un decesso, celebrava spontaneamente una messa.
“Quello che ho apprezzato di Montligeon è stata la comunione con le famiglie e il fervore con cui si prega per i defunti”, spiega. La dimensione universale del santuario lo ha colpito in modo particolare: i pellegrini di tutti i ceti sociali vengono ad affidare i loro morti. L’esperienza vissuta qui alimenta la sua missione e lo incoraggia a continuare questo ministero nella sua diocesi.

Una battaglia spirituale da portare avanti

Per l’Abate, pregare per le anime del purgatorio non è solo un’opera di misericordia, ma anche una battaglia spirituale. “È una grande battaglia tra il campo del bene e quello del male, tra la luce e le tenebre”, sottolinea. Ci ricorda che Dio vuole attirare a sé tutte le anime.
Di fronte alle voci che si allontanano e alle tentazioni, l’intercessione dei vivi diventa un sostegno indispensabile. “Quando preghiamo per loro, Dio li attira a sé e apre loro la porta della luce”, afferma. Pregando per i morti, i fedeli si uniscono alla missione stessa di Cristo: condurre le anime al Padre.

Anche voi potete affidare i vostri cari al santuario di Notre-Dame di Montligeon e pregare per le anime del purgatorio:

Unitevi alla Fraternità Spirituale di Montligeon per portare avanti insieme questa missione di speranza.

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