Stéphane Bern : “la morte peggiore è l’oblio”

9 Novembre 2023

Stéphane Bern : la pire des morts c'est l'oubli
Share on Facebook Share on Twitter Send by mail Imprimer

Credenti o non credenti, tutti ci troviamo di fronte alla dolorosa esperienza della perdita di una persona cara: un padre, una madre, un fratello… In una conversazione informale, Don Paul Denizot ha chiesto a Stéphane Bern di parlargli del lutto e dei suoi cari defunti. Come vive il lutto? Viene mail un giorno in cui possiamo pensare che il lutto sia finito? Per Stéphane Bern una cosa è certa: la morte peggiore è l’oblio.

https://youtu.be/qkz3JB_iQ2w
Stéphane Bern, l’entretien avec don Paul Denizot Sanctuaire Notre-Dame de Montligeon / Juin 2023

Stéphane Bern, lei come vive il lutto ?

Difficile dirlo. Il lutto è quel periodo durante il quale cerchiamo di staccarci dall’involucro corporeo dei nostri cari defunti. E attaccarci a qualcos’altro, al loro spirito, e quindi a un’altra forma di presenza. Ho provato il dolore di perdere mia madre quando ero giovane e da allora ho sempre vissuto con il mio pantheon nella mia testa e nel mio cuore. Quindi mia madre era sempre lì, pensavo a lei ogni giorno, viveva dentro di me.

È come se le persone che ti stanno lasciando ti passino il testimone e ti dicano: “Con tutto quello che ti ho dato, adesso sbrigatela da solo”. Poi, purtroppo, e questo è più nell’ordine delle cose, ho perso i miei nonni. Avevano avuto un ruolo molto importante nella mia educazione, perché vivevano con me, e quindi mi sono distaccato gradualmente .

Recentemente, nello stesso anno, ho perso mio padre e mio fratello. All’improvviso, ti senti solo, da solo. all’improvviso ti senti solo, lasciato a te stesso. Ti assumi la responsabilità di essere l’ultimo sopravvissuto di questa generazione. Ti senti investito dalla missione di trasmettere valori o almeno ricordi.

Arriva un giorno in cui possiamo considerare che il lutto sia terminato ?

Penso al lutto ogni giorno e ogni notte. I miei defunti vivono in me e vengono a parlarmi. Non riesco a ricordare un sogno in cui non fossero presenti. Il periodo di lutto può forse terminare quando non sono più visibili di notte. In quel momento, provi una sorta di sollievo, devo ammetterlo. È meno gravoso. La loro memoria è ancora lì, ma non vengono più a domandarvi conto delle vostre azioni. 

È possibile dire ai nostri defunti ciò che avremmo voluto dire loro quando erano vivi?

Sono qui, non sono visibili, ma sono qui. Credo che siano dall’altra parte del cammino, dove ci stanno aspettando o no. I morti vivono in noi e io continuo a parlare loro come se fossero accanto a me. Li faccio vivere nel mio cuore e, come diceva Tacito, è la più bella delle tombe. La morte peggiore è l’oblio. Non dimenticare mai il tuo defunto, mai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Most read posts

Che cosa è la fraternità di Montligeon ?

La fraternità è il cuore dell’opera di Montligeon. Riunisce tutte le persone raccomandate alla preghiera del Santuario. È anche un’opera di apostolato per tutte le persone impegnate nei gruppi di preghiera. Exxo le spiegazioni di don Martin Viviès al microfono di  Guillaume Desanges in onda […]

Read post

Perché San Giuseppe è il patrono della Buona Morte

Nella basilica di Montligeon, un mosaico rappresenta San Giuseppe in punto di morte, circondato dalla Vergine Maria e da Gesù. Perché San Giuseppe è invocato come patrono della Buona Morte, in particolare a Montligeon ? Tutto, nella vita di San Giuseppe, è fiducia, abbandono e […]

Read post

To see also

Inscription à
la fraternité

>

Continue reading

Peut-on aller au ciel sans baptême

Si può andare in cielo senza essere battezzati ?

« En dehors de l’Église, point de salut ». Cet adage apparaît pour beaucoup, en cette première moitié du XXIᵉ siècle, comme légèrement étroit d’esprit. Pour poser la question autrement : peut-on aller au ciel sans baptême ? Analyse de don Axel de Perthuis pour l’émission Sanctuaires normands (RCF Orne, Calvados, Manche)

Lire l'article
Cardinal Ambongo : "Au delà de la mort, il y a la résurrection"

Il Cardinale Ambongo : “Oltre la morte, c’è la Resurrezione”

Le cardinal Fridolin Ambongo, archevêque de Kinshasa, a donné son témoignage à Radio Maria Congo le 12 novembre 2023. Celui qui vient de vivre un double deuil témoigne qu’au delà de la mort, il y a la résurrection. Pour lui, Montligeon est un lieu pour être en communion avec ceux et celles qui nous ont précédé dans le mystère de la mort.

Lire l'article
Damien Le Guay, philosophe, est vice-président du Comité national d'éthique du funéraire

Uno spazio per il lutto, intervista con Damien Le Guay

Damien Le Guay participait à la formation des équipes deuil en septembre 2023. Il milite pour l’ouverture d’espaces dans la société pour que la réalité psychique du deuil puisse être pleinement reconnue.

Lire l'article