Un pellegrinaggio a novembre per i defunti

Quando amiamo qualcuno, glielo diciamo, e a volte glielo diciamo anche troppo poco. Ma per dimostrare il nostro amore, le parole non bastano. Abbiamo bisogno anche di azioni concrete: servizi resi, regali, momenti di qualità, tenerezza, parole di apprezzamento per esempio.

E per un defunto ?

I legami che ci legano ai nostri defunti continuano dopo la morte. Possiamo sempre dire loro che li amiamo, attraverso le parole, le preghiere, i pensieri, i palpiti del cuore, i ringraziamenti o le richieste di perdono.

Possiamo anche dimostrare loro il nostro affetto e fare qualcosa per loro facendo un pellegrinaggio. Si tratta di una “vera incarnazione della speranza che la nostra fede ci dona da vivere”, afferma p. Paul Denizot, rettore del santuario di Montligeon.

Il pellegrinaggio è un processo, un’uscita da se stessi, dalla propria vita quotidiana e dalle proprie comodità. Proprio come il pellegrinaggio che facciamo sulla terra e che ci porta in cielo.

Un pellegrinaggio in novembre

Essere pellegrini è ciò che viviamo per tutta la vita, e questo è ciò che possiamo sperimentare a novembre. Veniamo in pellegrinaggio per rimettere insieme tutta la nostra vita e porla sotto lo sguardo del Signore!

Don François-Marie André, cappellano

Durante il mese di novembre, il santuario di Notre-Dame de Montligeon organizza cinque pellegrinaggi per i defunti: il giorni 1, 2, 3, 10 e 17.

Perché Montligeon ?

In questo santuario del Perche, si prega per i defunti sin dalla fondazione dell’Opera di Montligeon nel 1884. All’origine di questa Fraternità di preghiera che attraversa i continenti e le epoche, Padre Buguet ha voluto pregare in particolare per le anime più abbandonate del purgatorio, vale a dire per i defunti per i quali nessuno prega.

Come si svolge?

Come Fabrice, vivete una giornata a Montligeon.