Se alcuni temono fortemente il momento del giudizio finale,altri, certamente meno numerosi, vi vedono una buona novella… Ch cos’è il giudizio finale? E’ normale averne paura? Al microfono di Guillaumes Desanges per RCF, don Pierre Gazeau chiarisce questa domanda escatologica dalle conseguenze prtiche per il giorno d’oggi.
Pourquoi est-on souvent mal à l’aise en pensant au jugement dernier ?
Peut-être parce que la justice sur terre consiste à punir des personnes qui ont fait le mal. Mais le jugement dernier est différent. À la fin des temps, Dieu posera son regard sur chaque chose. Lorsque nous jugeons un film ou un plat, nous pouvons estimer qu’il est bon. Cela nous donne une petite idée du jugement de Dieu qui appréciera chaque acte posé avec toutes ses conséquences. Ce n’est donc pas forcément une mauvaise nouvelle.
Si tratta di un giudizio personale ?
Alla morte ha luogo un giudizio particolare. Questo riguarda le scelte che noi facciamo di essere con o contro Dio. E’ coerente con la chiamata di Dio che ci accoglie, o che non può farlo a causa della durezza del nostro cuore. Ma dopo questo giudizio particolare i nostri atti continuano ad avere delle conseguenze. Il giudizio finale ricapitola al tempo stesso le nostre azioni e le loro cattive e buone conseguenze nel corso del tempo. Ad esempio, qualcuno che crea una scuola muore. Ma la scuola continua a portare frutti dopo la sua morte. Il giudizio finale ne terrà conto.
Questa prospettiva ci rende maggiormente responsabili dei nostri atti?
Il giudizio finale ci ricorda che le nostre azioni hanno delle conseguenze e vanno prese seriamente. Il giansenismo ha insistito sul male e le sue conseguenze. Così, ha diffuso la credenza che Dio è molto severo, e la paura del suo giudizio. Ma il giudizio di Dio è pieno di amore e di verità. Dio è più grande del nostro cuore. Non siamo noi che metteremo il giudizio, ma Dio. Egli vedrà tutto e porterà tutto in piena luce.
Se le nostre azioni vengono messe in luce, allora le vedranno tutti?
Questa prospettiva può spaventare ma al tempo stesso è anche molto bella. Gesù dice nel Vangelo (Giov 3) : « Chi opera la verità viene alla luce ». Questo mostra che noi siamo liberi nelle nostre scelte e anche che tutto sarà noto : « ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti » (Lc 12, 3).
Il bene che abbiamo compiuto e anche le sue conseguenze che altri hanno potuto apprezzare verrà conosciuto da tutti. Questo sarà gratificante per noi. Per il male, tutti lo vedranno ma non con uno sguardo accusatore, piuttosto con uno sguardo di umiltà. Questa persona ha compiuto il male ma se ne è pentita, ha domandato perdono, riparato la sua colpa e scelto Dio. Di fronte ad una persona che si converte non siamo nel giudizio ma piuttosto nell’ammirazione dell’umiltà di questa persona. Guardate il buon ladrone, chi lo giudicherebbe? Nessuno considera i suoi misfatti ma al contrario riconosce l’umiltà con cui ha domandato l’aiuto del Signore all’ultimo momento. Ecco il nostro sguardo al momento del giudizio finale.
Il giudizio finale servirà a colmare il desiderio di giustizia presente nell’uomo?
Nel giudizio finale, Dio rimette ordine. Nel Credo, diciamo che attendiamo l’avvento del Signore nella gloria. In questo ritorno, c’è il giudizio, la risurrezione dei corpi e il rinnovamento del cosmo.
Tutti noi abbiamo bisogno di giustizia. Quando ad esempio si ruba qualcosa, ci aspettiamo che ci venga resa e ci venga chiesto scusa. Attendiamo che l’ordine sia ristabilito. Ma su questa terra, la giustizia degli uomini non giunge mai a farlo. In questo, il giudizio finale è estremamente buono, poiché Dio viene a rimettere a posto il disordine causato dal peccato e così a colmare la nostra sete di giustizia.
Saremo ricompensati perché abbiamo fatto del bene?
Il giudizio definitivo tiene conto di tutto e Gesù ricompenserà. Come si riceve il salario alla fine del mese, riceveremo una gioia proporzionale al bene che abbiamo fatto. Questo bene zampillerà fuori e sarà manifestato attraverso il nostro corpo glorioso.
Il nostro corpo glorioso, ricevuto alla risurrezione dei corpi, manifesterà chi siamo e anche la nostra vita. Sarà per gli altri motivo di gioia immensa. Questa è la ricompensa donata da Dio alla fine dei tempi.