Oggi le esequie tendono a essere sostituite da nuove forme di cerimonie private. Le esequie cattoliche celebrate dalla Chiesa hanno un senso obiettivo, manifestato dalle varie tappe della celebrazione. Perché organizzare dei funerali cattolici? Risposta di don Paul Denizot.
Oggi i funerali tendono a essere sostituiti da nuove forme di celebrazione. Ad esempio, si preferisce il contesto privato di un funerarium in parrocchia. Si sostituiscono le letture bibliche con delle poesie o dei canti sull’aldilà. O ancora si sostituisce l’aspersione con l’acqua benedetta con la pratica di deporre rose sulla bara.
Le esequie cattoliche manifestano la speranza nella vita eterna
Questo fenomeno può avere un’influenza pregiudizievole sulla fede cristiana. In effetti, come dice San Celestino: « Si crede come si prega ». Le nuove cerimonie, con i loro simboli e i loro messaggi troppo umani, ci trattengono in un “quaggiù” doloroso. In questo odo, rischiano di alterare la speranza nella vita eterna.
In questo contesto è importante ricordare che la celebrazione cristiana dei funerali è una liturgia trasmessa dalla Chiesa. Essa è portatrice di un senso obiettivo e deve essere accolta piuttosto che reinventata. Come celebrazione liturgica, le esequie cattoliche comportano due elementi fondamentali: il culto e la sua dimensione pubblica.
Le esequie cattoliche sono in primo luogo un culto
Le esequie cattoliche sono un culto che mescola parole e azioni rituali. Si indirizza quindi a tutta la persona, anima e corpo, alla sua intelligenza, alla sua memoria, alla sua sensibilità. Attraverso i diversi segni visibili scelti dalla Chiesa, durante tutta la celebrazione si manifestano la fede e la speranza cattoliche. In questo modo,
La presenza centrale del corpo del defunto e la sua venerazione attraverso l’incensamento significano la fede nella resurrezione della carne.
La benedizione del corpo con l’acqua benedetta e la luce del cero pasquale ricordano che nel giorno del suo battesimo il defunto è morto e risorto col Cristo.
La lettura della Parola di Dio attualizza le promesse divine di salvezza, consola gli afflitti e rafforza la loro speranza.
Con l’insieme dei suoi riti e delle sue parole che devono essere spiegate, la celebrazione costituisce la preghiera della Chiesa per il defunto e per i vivi.
Le esequie cattoliche sono liturgiche perché sono pubbliche
Questa dimensione è particolarmente importante oggi, allorché la morte viene resa sempre più un fatto privato. La morte, che un tempo feriva tutto il gruppo, è diventata un affare strettamente individuale. Oggi si muore soli e il lutto si vive soli o, nel migliore dei casi, in famiglia.
In questo contesto, la celebrazione cattolica dei funerali ricorda il carattere comunitario del lutto e della preghiera per il morto. Esperta in umanità, è tutta la Chiesa che prega e accompagna il proprio figlio o la propria figlia nell’ora del suo passaggio.
Tutta la Chiesa piange con coloro che piangono e soffre con coloro che soffrono. E’ ancora la Chiesa che consola con la sua fede coloro che hanno perduto un parente, un amico, una persona cara.
La Chiesa ci annuncia la Parola di Dio e celebra il santo sacrificio della Messa presentando al Padre l’unico sacrificio del Cristo per la salvezza dei nostri fratelli. I cristiani che partecipano alle équipes parrocchiali coinvolte nell’organizzazione dei funerali, con il loro impegno generoso manifestano in modo bellissimo la sollecitudine e la preghiera della Chiesa per tutti gli uomini.
Il Santuario Notre-Dame di Montligeon, centro mondiale di preghiera per i defunti, vi propone lungo tutto l’anno delle sessioni di accompagnamento del lutto: tempi di riposo, di ascolto e di consolazione, alla luce della fede cristiana.