La devozione popolare è sempre viva

A Montligeon oppure a Lourdes, mi meraviglia sempre la fede dei pellegrini che si esprime attraverso devozioni e gesti semplici. queste devozioni, talora oggetto di prese in giro, e che noi pensiamo di vedere sparire, sono più vive che mai. Perché? Analisi di don Paul Denizot.

La devozione popolare è sempre viva. Lo testimoniano i rosari, la pratica delle novene, i pellegrinaggi, le pratiche per l’ottenimento di indulgenze, le litanie, le benedizioni … I nuovi riti laici con le loro marce, i loro fiori, o i lumini deposti dopo un attentato o in occasione della morte di una star ne sono un riflesso. Da parte sua, Papa Francesco recentemente ha ricordato che la devozione « è il sistema immunitario della Chiesa ».

Perché la devozione popolare oggi è sempre viva?

Innanzi tutto, perché è popolare e viene dal cuore della gente, dei battezzati. Non è un sistema, una ideologia.

Essa inoltre ci ricorda che la fede cristiana non è astratta bensì profondamente incarnata. E’ tutto l’uomo, con la sua anima e il suo corpo, che è chiamato alla comunione con Dio. Per pregare, abbiamo bisogno di gesti: inginocchiarci, toccare i piedi di una statua, posare la nostra mano sulle pareti della grotta di Lourdes, baciare una icona, etc.

In una società secolarizzata, la pietà popolare ci ricorda che l’uomo resta profondamente religioso. Essa ci dice anche che se cacciate il senso religioso dalla porta, esso tornerà in ogni modo dalla finestra.


La pietà popolare ci testimonia del primato dell’amore sull’intelligenza nella nostra fede.

L’intellettualismo tende a fare della fede una idea, a rischio di lasciare che alla fine restiamo davvero soli, perché Dio si trova anzitutto attraverso il cuore.

Quel che è bello nella pietà popolare, è ancora la dimensione al tempo stesso personale e comunitaria. Sgorgando dal cuore, e quando essa è vera, essa mette sempre in comunione.

Infine, la pietà popolare è un tesoro, non tanto in quanto tale, bensì perché ci orienta verso i santi, verso Maria, verso Gesù. Ci rimette al nostro posto di poveri che domandano, e ci fa entrare in comunione con Dio che ci ama.

Scoprite il numero di Chemin d’éternité di maggio/giugno 2022 : “La devozione popolare, ricchezza per la Chiesa”.

Chemin d'éternité - Montligeon

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