Mons. Nassar : riportare la pace in Siria

Mons. Samir Nassar è arcivescovo maronita di Damasco, in Siria, dal 2006. Per la rivista Chemin d’éternité, descrive la preoccupante situazione della Siria di oggi, ma anche le sue ragioni di speranza.

https://youtu.be/5ONdG_i1yDs

Qual’è la situazione della Siria oggi?

La situazione in Siria riguarda anche l’intero Medio Oriente. Nel nostro paese, la guerra va avanti da dodici anni. Papa Francesco la definisce una “terza guerra mondiale frammentata”. Inizialmente, è stata attribuita agli oppositori del governo, ma è diventata una lotta internazionale. Ci sono 85 paesi, con nomi diversi, che combattono in Siria: Stati Uniti, Russia, Iran ecc. La Francia anche, perché faceva parte dell’alleanza che ha combattuto Daesh.

Questo paese è stato demolito: più di dodici milioni di rifugiati sono partiti per la Turchia, il Libano, la Giordania, l’Iraq, l’Europa, quasi la metà della Siria è distrutta, un siriano su due non ha più un tetto sopra la testa. È un paese che soffre molto e finora il territorio non è stato totalmente pacificato. Ci sono progetti violenti che sono ancora in corso e non è stata ancora trovata la soluzione.

La Siria è soggetta alle più pesanti sanzioni globali: non ci è permesso importare medicinali, prodotti industriali o altro. Peggio ancora, vengono approvate leggi come la legge americana Caesar, per esempio, che non solo vieta di vendere alla Siria, ma penalizza coloro che vogliono aiutarla. Questo provoca una sofferenza molto dura che aumenta ogni giorno.

Come riportare concretamente la pace in Siria?

Per essere in pace, abbiamo bisogno di giustizia e che le sanzioni globali siano revocate. Nel nostro paese, i pazienti muoiono per mancanza di medicinali, tecnologie mediche e paramediche, ecc., dal momento che sussiste l’impossibilità di importazione. Moriamo perché non possiamo permetterci di importare prodotti di base come carburante, benzina, grano, latte infantile. La pace è legata alla giustizia locale e alla giustizia globale. Non è giusto lasciar morire!

Certo, il papa chiede spesso la pace, chiede di aiutare la Siria. Il nostro Paese non è dimenticato né dalla Chiesa, né dai partner in Francia, Germania, dall’Opera d’Oriente e da molti altri. Tra questi, il Santuario di Nostra Signora di Montligeon aiuta a sostenere la vita della Chiesa locale e dei sacerdoti. Grazie a Montligeon, celebrano messe in unione con la Fraternità.

Quest’opera è arrivata nel nostro paese nel 1902-03 e recentemente Don Paul Denizot è venuto a trovarci. Ci ha spiegato i legami tra i vivi e i defunti e abbiamo installato un altare a Nostra Signora di Montligeon nella cattedrale. Tutte queste iniziative personali ci sostengono il più possibile. E non è facile perché il sistema bancario siriano è congelato dal 2011. È quindi impossibile effettuare trasferimenti.

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