Simone di Cirene, la sfida della fraternità

Faire vivre ensemble dans la joie et l’épanouissement réciproque des personnes valides et des personnes handicapées, tel est le défi de l’association Simon de Cyrène. Quel est son secret ? Pour le savoir, l'équipe de Chemin d'éternité est allée à la rencontre des membres de l'association Simon de Cyrène de Vanves. Reportage.

La sfida dell’Associazione “Simone di Cirene” è quella di far convivere persone normodotate e disabili nella gioia e nella realizzazione reciproca. Qual è il suo segreto? Per scoprirlo, il team di Chemin d’éternité è andato a incontrare i membri dell’associazione “Simone di Cirene” a Vanves. Scopri i nostri incontri con Audrey, Baudouin, Issa, Julie, Virginie ed Emmanuelle.

Reportage pubblicato sulla rivista Chemin d’éternité n°319 – Aprile-maggio-giugno 2024

Creata nel 2006, l’associazione “Simone di Cirene” riunisce oggi venticinque case condivise dove vivono insieme persone con lesioni cerebrali e persone normodotate. La scommessa dell’associazione? “Smettere di guardare alla disabilità e guardare alle abilità, soprattutto a quelle che abbiamo in comune: stringere amicizie, accoglierci a vicenda, aiutarci a vicenda con i propri talenti, invitare amici, parenti, vicini di casa e animare insieme luoghi significativi”. A Vanves, trenta residenti e altrettanti professionisti hanno messo in musica questo progetto. Metà di loro vive in una casa (quattro appartamenti e alcuni monolocali) e metà in una casa di cura. 

Audrey Cavalli
direttrice della casa di Vanves

Baudouin Fleitour
responsabile d’appartamento

Virginie e Emmanuelle Vizier-Rau, residenti

Issa Timera
residente

Virginie Valletoux
coordinatrice delle attività

Julie Chailley,
psicologa

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