La Chiesa incoraggia la visita al cimitero il 2 novembre, giorno consacrato alla preghiera per i defunti, e durante tutto il mese di novembre. A che cosa serve la visita al cimitero? Serve a pregare per un defunto ma anche all’elaborazione del lutto. Luogo di memoria, il cimitero è anche luogo di speranza.
La visita al cimitero è una tradizione molto antica, ma sembra in perdita soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. In causa, il disfacimento delle famiglie, l’allontanamento geografico dal luogo di origine familiare, il malessere della società moderna nei confronti della morte. Eppure la pandemia ha mostrato quanto l’assenza di riti funerari rappresenti un trauma presso coloro che sono stati tenuti lontani dal corpo dei loro defunti. Oggi come ieri l’uomo ha bisogno di riti e luoghi di memoria per familiarizzare con la realtà brutale della morte.
La visita al cimitero aiuta l’elaborazione del lutto
Essa permette di guardare la morte in faccia per integrarla meglio alla vita. Aiuta anche a entrare progressivamente in una nuova relazione con i nostri cari scomparsi mantenendo vivo il legame d’amore che ci unisce a loro.
La visita al cimitero è un bel mezzo di pregare per loro e di testimoniare loro il nostro affetto e la nostra riconoscenza. Possiamo effettuare dei gesti semplici come deporre dei fiori o un lumino… ed anche confidare loro le nostre gioie, le nostre pene, le nostre speranze, e domandare la loro intercessione.
Luogo di memoria, il cimitero è anche un luogo di speranza
« [Dopo che il Cristo] ha riposato tre giorni nel seno della terra, la tomba degli uomini è divenuta per i credenti un segno di speranza e di Risurrezione » (libro delle benedizioni 1136 N). Il corpo dei nostri defunti, anch’essi chiamati alla trasformazione gloriosa della Risurrezione alla fine dei tempi, sono semenza di santi. Del resto, numerose sono le grazie ottenute sulla tomba dei santi per loro intercessione.
La visita al cimitero ovviamente deve essere animata dallo spirito di fede per non restare troppo materialisti. indirizzarsi ai nostri defunti come se fossero vivi nella tomba non appartiene alla fede cattolica. E’ in Dio che i nostri defunti vivono, è in Dio che noi entriamo in comunione con loro.
La visita al cimitero stimola la nostra preghiera e la nostra fede in Dio. Ci ricorda che formiamo una stessa grande famiglia con i nostri morti. Ravviva la nostra speranza di essere un giorno tutti riuniti in Cielo. E’ un bel regalo per i nostri defunti, che può completare l’offerta d’una messa in loro suffragio.
Sr Jeanne-Marie, Chemin d’éternité n° 301, novembre/dicembre 2020.